Restaurate le anfore del Battistero

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È terminato in questi giorni il restauro di 16 anfore pertinenti al Battistero Paleocristiano di Albenga.
Questi manufatti sono particolarmente importanti nel panorama archeologico ligure perché rappresentano “l’unico insieme noto recuperato da un contesto tardo antico della città di Albingaunum”.
Le anfore rivestono poi un ulteriore interesse storico per le condizioni di ritrovamento: infatti sono state recuperate in occasione delle demolizioni della cupola e dei tettucci laterali del Battistero avvenute agli inizi del XX secolo sotto la direzione di Alfredo D’Andrade (Lisbona, 1839 – Genova, 1915), all’epoca Direttore dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti.
I contenitori, databili tra la fine del V e gli inizi del VI sec., erano stati trasferiti alcuni anni fa dal Battistero ad un deposito della Curia Diocesana per le precarie condizioni di conservazione: la presenza di un consistente strato di particellato atmosferico, segni di corrosione determinata dai supporti metallici in cui erano inseriti e soprattutto l’abbondanza di sali nel corpo ceramico ed efflorescenze superficiali che avevano prodotto dei distacchi significativi, hanno reso necessario un intervento di restauro.
Il lavoro, svolto dal Laboratorio Docilia s.n.c di Bertolotto G. & C. di Torino, si perfezionerà con la predisposizione di opportuni supporti e la musealizzazione delle anfore nella sala archeologica “Nino Lamboglia” del Museo.